Report sull’ultima giornata tecnica Antim
Etichettatura, tabelle nutrizionali, sicurezza igienico-sanitaria nella filiera del settore molitorio, questi i temi affrontati a Parma nel corso della Giornata Tecnica dell’Associazione nazionale dei tecnici dell’industria molitoria (Antim), realizzata con il supporto organizzativo di Avenue media.
«I consumatori prestano sempre più attenzione alla qualità e alla tracciabilità degli alimenti – spiega il presidente di Antim, Lorenzo Cavalli – Vogliono essere informati sulla provenienza delle materie prime, sulle loro caratteristiche».
Ambiguità legislative, denominazioni errate: dalla giornata tecnica Antim i suggerimenti per essere a norma
Esigenze che sarebbe anacronistico non tenere in considerazione. «I nostri prodotti, proprio perché fondamentali alla produzione di pane, pasta, pizza e prodotti da forno, vanno ovviamente garantiti dal punto di vista igienico sanitario, ma devono anche essere lavorati in modo trasparente e tracciabile. Solo così possiamo essere certi di soddisfare sia l’industria di seconda trasformazione dei cereali, sia i consumatori».
Leggi e dubbi applicativi
«Il tema dell’origine dei prodotti alimentari è oggi centrale per i consumatori e quindi anche per l’industria alimentare», conferma l’avvocato Giuseppe Maria Durazzo, esperto in diritto degli alimenti, che ha presentato alla Giornata una relazione sull’argomento. «Il riferimento normativo per gli alimenti preconfezionati, come il sacchetto di farina da 1 kg che si trova a scaffale per uso domestico, è il Reg. (Ue) 2018/775, che impone, nel caso di scritte o immagini che riportano a un certo luogo di origine della materia prima non coincidente con la realtà, che se ne espliciti chiaramente la provenienza.
In pratica, se metto delle bandierine italiane sul packaging di uno sfarinato prodotto in Italia con grani esteri, dovrò obbligatoriamente – a partire dal 1° aprile 2020 – riportare anche il nome del Paese d’origine dei frumenti».
continua…