La letteratura scientifica internazionale riconosce al grano duro un valore importante in merito ai plus della dieta mediterranea, uno stile alimentare che va ben oltre il riconoscimento attribuito dall’Unesco come “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”.Ad alimenti come pasta e pane di semola rimacinata (prodotto diffuso nel meridione del nostro Paese) è possibile, infatti, associare un importante ruolo nutrizionale, dato che concorrono a rendere questo regime alimentare utile nella prevenzione di patologie cronico-degenerative (Marquart et al., 2000 – Russo, 2019). Il grano duro, a prescindere dalla tipologia o dalla varietà a cui si fa riferimento, è pertanto tra i protagonisti della dieta mediterranea.
I risultati incoraggiano la stipula di accordi di filiera
Per sostenere percorsi di produzione di qualità dei prodotti derivati dal grano duro, è però necessario disporre di sistemi di monitoraggio e controllo commerciale dei lotti delle materie prime.
Un argomento che è stato alla base dell’importante tavolo tecnico promosso nel giugno 2019 dal Mipaaft per sostenere la filiera italiana grano-pasta: l’obiettivo è realizzare un intervento strategico per riammodernare le strutture di stoccaggio del grano, garantendo una migliore valorizzazione della qualità delle produzioni e una più adeguata remunerazione per gli agricoltori.
I sistemi di valutazione
Ad oggi nel nostro Paese esistono due sistemi di valutazione della qualità del grano duro. La cosiddetta “Rete di confronto varietale”, che coinvolge diversi centri e istituzioni nazionali e punta a verificare negli anni la risposta delle singole varietà coltivate in diversi areali in condizioni sperimentali ottimali. Inoltre, è presente anche una rete di monitoraggio della qualità merceologica presso i centri di ammasso, che restituisce informazioni sui lotti di grano realmente prodotti e commercializzati nella filiera nazionale.
È noto che quest’ultima da due anni, purtroppo, non è più operativa su scala nazionale ma solo in Sicilia, grazie all’importante contributo del Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore” e dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura.
In questo articolo vengono presentati i risultati ottenuti dal monitoraggio della qualità commerciale del grano duro prodotto in Sicilia nel 2019.
Il sistema di monitoraggio prevede che, al momento del conferimento della granella al centro di stoccaggio, su ogni lotto di grano in ingresso vengano effettuati un campionamento e un’analisi veloce per mezzo di un analizzatore all’infrarosso precedentemente calibrato.
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