Come collaudare un entoleter e sconfiggere il Tribolium
Il Tribolium confusum o, più comunemente, Tribolio della farina, è un insetto appartenente all’ordine dei Coleotteri che infesta tipicamente derrate polverulente e ricche di amidi, quali farina, semola e crusca. Si trova spesso nei molini e nelle industrie alimentari, dove attacca prodotti di diverso genere conservati in silos e magazzini. Per eliminare le uova di questo infestante, nei moderni complessi molitori e talvolta anche all’interno di aziende alimentari di trasformazione, vengono utilizzati dei macchinari, gli entoleter, in cui la farina transita ad alta velocità attraverso una girante costituita da tondini cilindrici in acciaio, subendo un impatto tale da rompere le uova degli insetti potenzialmente presenti.
Questo strumento può salvare le farine dal tribolium
L’impiego di questo macchinario rappresenta un importante pre-requisito igienico sanitario molto apprezzato dall’industria di trasformazione, in quanto garantisce l’assenza o, perlomeno, la minima presenza di uova di insetto che si potrebbero schiudere all’interno del prodotto (ad esempio durante le fasi di conferimento o di stoccaggio), se poste in condizioni favorevoli per il loro sviluppo.
Gli entoleter hanno dimensioni e caratteristiche variabili che devono essere idonee ai processi e alla portata dell’impianto molitorio in cui verranno installati, in quanto un dispositivo sopra o sotto dimensionato non sarebbe in grado di garantire un’adeguata azione ovicida. Al fine di massimizzarne l’efficacia, è necessario valutare il loro utilizzo in un punto strategico del processo di produzione, che deve essere stabilito in relazione alla fase produttiva (stoccaggio, confezionamento, ecc.) e a fattori quali il tempo di permanenza del prodotto nei silos e gli spazi disponibili nei locali.
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[box radius=”0″]di Paolo Guerra1, Annalisa Cagnola2 e Luciano Süss3
1 Nopest®, consulenze per la sicurezza igienico sanitaria e la qualità, Ravenna
2 Laboratorio di Entomologia Applicata Agroblu (LEAA), Milano
3 Già Professore Ordinario di Entomologia Agraria all’Università di Milano[/box]